Dove trovare i ponti del diavolo in Italia
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Dove trovare i Ponti del Diavolo in Italia

Quanti “Ponte del Diavolo” esistono in Italia?

Dopo averne visitati alcuni, il dubbio mi è venuto ed ho iniziato a cercarli.

Tra ricerche su Internet e Google Maps, sono riuscita a farne un piccolo censimento.

Hanno tutte storie più o meno similari:

“un agricoltore, un frate, un santo o un mercante hanno la necessità di attraversare il fiume costruendo un ponte.

L’impresa risulta più difficoltosa del previsto ed il Diavolo (o spiriti o demoni) si offre in aiuto.

Costruirà il ponte a patto che la prima anima che l’attraverserà, diventi sua.

Il malcapitato di turno decide di gabbare il Diavolo facendo attraversare il ponte da un animale.

Anche qui la leggenda varia da pecore, maiali, etc.

Il Diavolo infuriato a questo punto o sparisce o si getta nel fiume.”

Ecco, quindi, dove trovare i Ponti del Diavolo in Italia

Il primo che ho visitato si trova in Calabria nella bella e curiosa città di Civita, incastonato nelle spettacolari Gole del Raganello.

E’ raggiungibile a piedi partendo dal centro del paese con una breve discesa.

Anche la Basilicata ne annovera uno.

Si trova proprio a confine con la Campania.

Il suo vero nome è Ponte di Annibale sul Melandro perché, per tradizione, si pensa sia stato costruito da Annibale.

E’ denominato Ponte del Diavolo dalla credenza che sopra alcune pietre si trovasse l’impronta del maligno.

Spostandoci nella regione Campania, esattamente nella città di Salerno, si trova l’acquedotto medioevale, chiamato popolarmente Ponte del Diavolo perché si racconta sia stato costruito in un a sola notte con l’aiuto dei demoni.

In Sicilia troviamo il Ponte di Calatrasi, ubicato a Roccamena provincia di Palermo.

L’appellativo Ponte del Diavolo nasce dalla leggenda che fu costruito dagli spiriti (chiamati Fati) in una sola notte.

Ma  questi non realizzarono i parapetti, successivamente gli abitanti provarono a realizzarli ma vennero continuamente distrutti da questi spiriti.

Nella bella Sardegna troviamo Pont’Ezzu.

E’ situato nel territorio di Illorai, in provincia di Sassari.

Si tratta di uno dei ponti medioevali meglio conservati dell’isola, composto da tre arcate a schiena d’asino.

Anche questo ha la nomea di ponte del diavolo perché si narra sia stata costruito in una sola notte dal maligno.

Del parco archeologico di Vulci vi avevo già parlato.

Ma in questa località si trova anche il Ponte del Diavolo.

Si trova nel Lazio in provincia di Viterbo.

Anche in questo caso sembra costruito in una sola notte con la solita morale del Diavolo beffato.

A rendere il luogo ancora più affascinante c’è il castello alle spalle del ponte.

 

 
 
 
 
 
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Nelle Marche il Ponte del Diavolo si trova a Tolentino e attraversa il fiume Chienti.

In questo caso venne incaricato il Mastro Bentivegna della sua costruzione.

Corse in aiuto una maga che invocò il diavolo che realizzò la costruzione chiedendo un’anima in cambio.

Il Mastro pentito si rivolse a San Nicola che propose di far passare un cane e beffare il diavolo.

Una delle mie ultime mete è stata Bagni di Lucca, Toscana, per visitare il Museo dell’Impossibile del quale vi ho già parlato.

A Borgo a Mozzano si trova il Ponte della Maddalena, che attraversa il fiume Serchio ed è stato edificato, probabilmente per volontà della Contessa Matilde di Canossa.

In questa leggenda, la costruzione è affidata a S.Giuliano.

Nel timore di non riuscire a rispettare la scadenza si affida all’aiuto del Diavolo che realizza il ponte nella notte ma in cambio chiede l’anima della prima persona che lo attraverserà.

L’indomani, il Santo, fa attraversare il ponte ad un maiale; il Diavolo dalla rabbia allora si gettò nel fiume e non si fece più rivedere.

Se siete in zona, vi consiglio, di visitare anche il Ponte delle Catene che dista pochi chilometri.

Si tratta del primo ponte in legno e ferro realizzato in Italia.

In Emilia Romagna, a Bobbio, c’è il conosciutissimo Ponte Vecchio o Ponte Gobbo.

San Colombano, monaco irlandese, si fece aiutare dal Diavolo a realizzare questo ponte per raggiungere Bobbio e portare la parola di Dio.

 

 
 
 
 
 
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 Ovviamente, anche in questo caso, volle l’anima della prima persone che l’avrebbe attraversato, ma ci sono due finali:

c’è chi dice che il ponte fu fatto attraversare da un vecchio cagnetto malato e chi narra che fosse un orso.

Il Diavolo si arrabbiò così tanto che prima di tornarsene all’inferno, sferzò un violento calcio al ponte e per quel motivo risulta un po’ “sghembo”.

In Liguria, ha questo misterioso appellativo il Ponte di Zan.

Si trova a Vobbia in Provincia di Genova.

Il nome Zan è dato dall’abitante che riuscì a fregare il Diavolo facendo attraversare il ponte dal suo cane.

in Piemonte, nel comune di Lanzo Torinese, il ponte serviva per attraversare il fiume Stura e permettere ai cittadini, di questo piccolo centro, di raggiungere Torino.

Il Diavolo si propose di costruirlo, visto che i cittadini non ci riuscivano, in cambio della prima anima che avrebbe camminato sul ponte.

Anche in questa leggende venne fregato e furioso andò a sbattere contro delle rocce creando le “Marmitte dei Giganti“.

L’ultimo di cui vi parlo l’ho visitato questa estate nel road trip in Friuli Venezia Giulia.

Si trova a Cividale del Friuli e il ponte attraversa il fiume Natisone.

Si narra che la pietra in mezzo fu portata dal maligno per appoggiarvi il ponte realizzato, come sempre in una sola notte.

Venne anche questa volta ingannato e provò a distruggere la sua opera ma la Croce portata dai cittadini, lo fece fuggire a gambe levate.

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