
La mia Calabria – costa jonica del nord
Questa estate le nostre ferie le abbiamo passate in un on the road lungo la costa jonica dalla Calabria alla Puglia.
La Calabria è una regione enorme che ci ha conquistato, ma purtroppo il tempo come sempre è tiranno e non abbiamo potuto dedicargli tutto quello che meritava.
La parte da noi visitata va da Le Castella fino a Roseto Capo Spulico a confine con la Basilicata.
Questa zona è meno rinomata di altri luoghi ma ci ha dato la possibilità di conoscere ed incontrare delle persone fantastiche.
Atterriamo a Lamezia Terme un mercoledì mattina di agosto e ritirata la nostra auto, siamo pronti a scoprire questa incredibile regione.
La prima meta è Le Castella perché non vediamo l’ora di fare un bel bagno nel mare.
Questa bella località, non ci delude: sabbia rossiccia e fine a contrasto con un bel mare trasparente e dal fondale basso e tranquillo.
Perfetto per rilassarci un po’ visto la levataccia; si tratta di una località molto rinomata.
Il panorama con il Castello Aragonese edificato su una piccola penisola sullo sfondo, è veramente incantevole.
Restiamo in acqua ancora un po’ guardando piccoli pesciolini argentati nuotare indisturbati tra i nostri piedi.
A malincuore ripartiamo.
Mentre ci avviciniamo a Calopezzati, che sarà il nostro quartier generale in Calabria, ammiriamo la costa.
Per gli alloggi, nel nostro road trip, abbiamo scelto Airbnb; qui potete leggere la nostra esperienza.
Ci fermiamo a Capo Colonna: vorremmo vedere il sito archeologico con la colonna di Hera e la spiaggia, ma troviamo tutto chiuso.
Decidiamo quindi di procedere per raggiungere il nostro appartamento.
La prima sera, raggiungiamo la città di Mirto e troviamo un piccolo locale dove mangiamo pesce freschissimo: La Casa dei Pescatori.
Da qui in poi, ogni giorno, sarà una piccola scoperta.
La prima fermata è Torre Melissa, frazione della città di Melissa che è anche Bandiera Blu.
L’acqua è trasparente e la spiaggia è di sabbia mista a ghiaia fine.
Alle nostre spalle spicca la Torre Aragonese che ha dato il nome alla frazione dove, per tutto il periodo estivo, vengono organizzate in tardo pomeriggio delle attività dedicate ai più piccoli.
Punta Alice mi ha conquistato: acqua trasparente e piccoli sassolini levigati.
Questa è la spiaggia che, in assoluto ho preferito: praticamente non c’era nessuno e alle nostre spalle un bellissimo faro.
Lungo tutta questa parte della costa si incontrano tantissimi piccoli bunker della seconda guerra mondiale.
Rientrando ci siamo fermati ai Mercati Saraceni.
Si tratta di una struttura utilizzata in passato per stivare le merci che ora viene utilizzata per spettacoli ed eventi.
Imperdibile il panorama da questa posizione.
Se si visita questa parte della Calabria, è obbligatorio visitare Civita e il suo ponte del diavolo.
La leggenda narra che un proprietario terriero, per riuscire a raggiungere agevolmente i propri possedimenti, chiese al diavolo di realizzare il ponte promettendo che la prima anima che l’avesse attraversato sarebbe diventata di sua proprietà.
Il ponte venne costruito in una notte, durante un forte temporale.
Il mattino dopo, il proprietario terriero fece passare un pecora.
Il diavolo arrabbiatissimo cercò di distruggere la sua opera ma era costruita così bene che non ci riuscì ed anzi fu lui a cadere nelle gole del Raganello.
Civita è anche uno dei borghi più belli d’Italia.
La particolarità di questo luogo è che stato fondato da un gruppo di albanesi in fuga dai turchi; infatti quasi tutte le scritte sono in doppia lingua.
Interessanti anche le case che sembrano avere occhi, naso e a volte pure le bocche.
Anche i comignoli sono molto particolari per tenere lontani gli spiriti cattivi.
Noi abbiamo terminato la giornata presso le terme di Cerchiara.
Purtroppo non è più possibile fare il bagno all’interno della Grotta delle Ninfe per questioni di sicurezza, ma si può comunque fare il bagno nella vasca di acqua sulfurea oppure ricoprirsi il corpo di fango e lasciarlo asciugare al sole per poi ritrovarsi a fine giornata una pelle morbidissima.
Il penultimo giorno in Calabria abbiamo raggiunto Crotone perché avremmo voluto visitare il museo di Pitagora ma apriva solo in tardo pomeriggio quindi abbiamo preferito risalire verso la costa e fermarci a Marina di Strongoli.
Qui dopo un bel bagno nel mare turchese che caratterizza tutta la Calabria abbiamo assaggiato il liquore delle zona: l’amaro di Strongoli che ha proprietà sia digestive che antisettiche e poi è anche molto buono.
L’ultima sera l’abbiamo passata nel borgo antico di Calopezzati, che domina la costa, presso la Tavernetta.
Questo locale ha un bellissimo affaccio sulla vallata e si possono assaggiare una serie di antipasti tipici del territorio, uno più buono dell’altro. Suggerimento: andateci con lo stomaco completamente vuoto perché sono tantissimi.
Prima di lasciare la Calabria abbiamo deciso di fare l’ultimo tuffo nel suo splendido mare a Roseto Capo Spulico.
Nonostante questa località sia presa di assalto dai turisti, è una tappa davvero imperdibile.
Il Castello Federiciano a picco sul mare è già un ottimo motivo; aggiungente il meraviglioso e trasparente mare della Calabria, gli scogli che affiorano dal mare diventando perfetti trampolini per i tuffi, ed il gioco è fatto.
Una curiosità; fate un salto all’interno del borgo e visitate il Vico degli Innamorati che è la strada più stretta di Europa.

Io spero di tornarci quanto prima perché me ne sono perdutamente innamorata.
Manu
Queste sono alcune delle tappe del nostro on the road italiano estivo; se vuoi saperne di più contattami.
La tappa successiva alla Calabria è stata…


2 commenti
Ale e Kiki
Wow, mi ero perso questo articolo: Punta Alice è meravigliosa!! 😍 😍 😍
La Calabria ci ispira molto e abbiamo in programma di visitarla “come si deve”: i tuoi consigli ci saranno utili, Manu! 😉
Manu
La Calabria è meravigliosa come le stupende persone che ci vivono.
Io spero di visitarne presto un altro pezzetto.
Mi fa piacere che abbiate trovate degli spunti. Voi siete, per me, una risorsa infinita di idee ed informazioni per i miei viaggi.