Siti archeologici in Sardegna
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Siti archeologici in Sardegna

Sardegna non è sinonimo di solo mare.

Visitare questa regione e non ammirarne i siti archeologici è, a mio parere, veramente un enorme peccato.

Per questo che nelle settimane che ho trascorso in terra Sarda ho deciso di dedicare molto tempo alla visita di questi luoghi.

Dove andare in Sardegna? Cosa fare in Sardegna?

SITI ARCHEOLOGICI IN SARDEGNA

SANTU ANTINU

E’ meno conosciuto del famoso Su Nuraxi di Barumini ma vi consiglio assolutamente di visitarlo.

Si tratta dell’unico nuraghe dove è possibile visitare i piani superiori sia all’interno che all’esterno.

Situato a Torralba in provincia di Sassari.

Si può visitare il sito autonomamente scaricando un’app che fa da audioguida oppure, in determinati orari, è possibile partecipare alla visita guidata gratuita.

Le ambientazioni di questo Nuraghe sono così particolari e magiche che non è raro trovare un set in allestimento per video o spot pubblicitari.

La visita a Santu Antinu non faceva parte del mio programma originario ma è stata consigliata dalla guida incontrata durante la visita del pozzo Sacro di Santa Cristina.

POZZO SACRO DI SANTA CRISTINA

Come anticipavo qualche riga sopra è stata la guida di questo sito a consigliarci Santu Antinu.

Il pozzo invece ho deciso di visitarlo grazie alla trasmissione  Freedom di Roberto Giacobbo che già in passato aveva inspirato alcune delle mie destinazioni.

Nell’isola si trovano diversi pozzi sacri ma quello di Santa Cristina è unico nel suo genere.

La struttura è realizzata in basalto locale.

Impressionante il pozzo realizzato con una struttura trapezoidale che conduce alla cella dell’ipogeo dove si trova l’acqua ritenuta sacra.

Nei dintorni del pozzo si può ammirare un piccolo villaggio realizzato attorno alla chiesa campestre di Santa Chiara.

 Il villaggio non è abitato ma si rianima in occasione delle celebrazioni dedicate alla Santa.

Nell’area del pozzo è possibile visitare anche un Nuraghe ed il suo antico villaggio.

La visita è possibile sia in autonomia o tramite guida che vi consiglio per la preparazione ma anche la simpatia.

Parco Archeologico Santa Cristina a Paulilatino (OR)

Compreso nel biglietto c’è la visita al Museo Etnografico di Palazzo Atzori.

ALTARE SACRO DI MONTE D’ACCODI

Altro luogo talmente particolare da essere imperdibile.

Ricorda una ziqqurat ed è unica nel suo genere in Italia.

Le ziqqurat sono strutture piramidali delle civiltà antiche della Mesopotamia e avevano funzione religiosa ma anche sociali.

Un altare ma anche una piramide completamente ricoperta di terra dedicata ad una divinità femminile.

La particolarità di questo luogo che, si trova quasi al centro della Nurra, nelle belle giornate limpide di sole si può ammirare un panorama a 360 gradi fino ad arrivare alle coste.

Un’altra particolarità è che il secondo tempio di quasi 5.000 anni (tempio rosso che in parte oggi possiamo ammirare) è stato realizzato su un precedente tempio (tempio a gradoni) molto più piccolo realizzato ipoteticamente attorno al 2700 a.c.

Anche qui, come in molti siti Sardi, in alcuni orari è possibile partecipare ad una visita guidata.

SITI ARCHEOLOGICI IN SARDEGNA

TOMBA DEI GIGANTI S’ENA E THOMES

Non vi nascondo che è stato uno dei miei luoghi preferiti.

Di questo luogo ho amato la possibilità di accedervi liberamente in qualsiasi orario e nonostante questo averlo trovato perfettamente custodito.

Nei pressi di Dorgali lungo la provinciale 38 trovate questa piccola area di sosta.

Un cancello custodisce questo magico luogo.

Un breve sentiero ben segnalato da enormi frecce realizzate con i sassi vi faranno arrivare alla tomba.

Il monumento funebre è uno dei pochi che ancora mantiene la struttura dolmenica realizzata completamente in granito.

Ingresso gratuito e senza limitazioni di orari.

TERME ROMANE DI FORDONGIANUS

Il sito più inaspettato è stato sicuramente quello di Fordongianus.

Qui i Romani sfruttarono una sorgente naturale di acqua calda a 54° sia a fini salutistici che religiosi.

I Romani qui realizzarono diverse strutture  che in parte non possiamo più ammirare e che sono tutt’oggi oggetto di scavi e studi.

Consiglio di scegliere la visita guidata che vi permette di notare le più piccole sfumature di questo luogo che potrebbero passare inosservate ad una visita autonoma.

Prima di lasciare questo luogo vi consiglio di immergervi nel fiume Tirso, che affianca il sito, dove sono state realizzate delle piccole piscine con l’utilizzo di alcune rocce.

Qui si immette la sorgente caldissima che si stempera con l’acqua fresca del fiume.

Una goduria in qualsiasi stagione.

Nel prezzo del biglietto delle terme è compresa la visita alla casa aragonese.

LA BUONA NOTIZIA

Parte di questa sorgente calda viene utilizzata per il teleriscaldamento degli edifici pubblici della città di Fordongianus.

DOMUS DE JANAS ISPILUNCAS

 Vi ho parlato di Nuraghe, di Tombe, di Pozzi e di Altari.

Non potevano mancare le casa delle fate “domus de janas”.

Però non sempre tutto va come l’abbiamo programmato e questo è uno di quei casi.

Le Domus si trovano a Sedilo in provincia di Oristano.

La strada che porta al sito è una strada bianca ma piuttosto agevole che termina con un ampio spazio dove parcheggiare.

L’accesso è libero e gratuito.

Un cartello all’inizio del sentiero indica a circa 300 metri le domus.

Io ho camminato per più di mezzo chilometro su un sentiero sempre più ripido e sempre meno segnalato senza trovare ne indicazione ne le tanto agognate case delle fate.

Il lato positivo era il bel panorama sul Lago Omodeo che ho potuto ammirare.

In ogni caso ho colto l’occasione per visitare il Nuraghe Lloi e relative tombe dei giganti che si trovano in questo luogo.

NECROPOLI DI SAS CONCAS

Dopo la mancata visita alle Domus del Janas di Ispiluncas mi sono intestardita e ho cercato un altro sito.

Lungo la Strada Statale 131 all’uscita Onifieri in Provincia di Nuoro, troverete sulla sinistra un piccolo cancello realizzato con un pallet di legno.

Fermatevi.

Trovata la posizione per lasciare l’auto sono partita per l’ennesima avventura.

Queste domus sono facilmente raggiungibili; già dopo pochi passi vedrete di fronte a voi queste camere sepolcrali realizzati nel trachite.

Sono molto particolari ed affascinanti ed in alcune potrete ammirare anche graffiti antropomorfi che raffigurano uomini stilizzati.

Sembra veramente incredibile che un luogo così carico di storia e fascino sia lasciato incustodito ed è ancora incredibile trovarlo così intatto.

AREA ARCHEOLOGICA DI TAMULI

Anche questo sito non era assolutamente previsto.

Ma il nome Macomer mi ha incuriosito così tanto da voler sapere se ci fosse qualcosa di mio interesse da visitare.

Infatti sul pendio del Monte S.Antonio  si trova questo sito.

La particolarità è che custodisce 6 betili, unici in Sardegna, che raffigurano 3 donne e 3 uomini.

Le tre figure femminili sono più grandi e mammellate  mentre le tre maschili sono piccole e tozze.

Dovrebbero rappresentare divinità dell’origine della vita, quindi capaci di riportare in vita i defunti.

Nello stesso sito si può ammirare un nutraghe purtroppo gravemente danneggiato ed il villaggio.

Quest’ultimo risulta molto interessante perché, nonostante non sia ancora completamente scoperto, vanta circa 15 capanne delle quali alcune ancora intatte ed in tempi recenti utilizzate come ricovero per gli animali.

Nel sito sono presenti anche 3 tombe dei giganti.

Visita guidata disponibile in orari prestabiliti e compresa nel biglietto di accesso.

 

SARDEGNA terra meravigliosa ed unica da visitare.

Quali altri siti consiglieresti ai viaggiatori?

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