Viaggiare in camper
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Viaggiare in camper – aspettative vs realtà

Chi segue il blog da qualche tempo sa che questo è un sogno che coltivavo da un po.

L’estate 2019 è stato il momento giusto per provarci realmente.

Quindi convintissima mi sono recata ad un autonoleggio vicino a dove abito (dopo aver valutato diversi preventivi) e ho noleggiato il mio primo camper.

Viaggiare in camper

Lui è bellissimo, non lo si può negare; ovunque ho sostato mi hanno fatto i complimenti: poi io a spiegare che una “camperista” non lo sono e che, anzi, se hanno consigli li accetto molto volentieri.

Si perché di cose da sapere, conoscere e capire ce ne sono a non finire. 

Non fate il mio errore di uscire dal noleggiatore baldanzosa di tutte le informazioni ricevute e recepite, convinta di sapere tutto e conoscere tutto.

Perché sul campo le cose sono molto diverse.

Ecco perché le aspettative non combaciano con la realtà, almeno così è stato per me.

Prima di partire ho compilato un minuzioso programma pieno di meravigliose tappe, luoghi imperdibili, spiagge da sogno e piccole e poco turistiche calette.

Tutto questo senza pensare che sto guidando un pachiderma che a pieno carico può raggiungere i 35 q.li, alto poco meno di tre metri e lungo quasi sette, senza dimenticare una larghezza di di più di 2 metri.

Insomma un bestione, soprattutto se confrontato con la mia piccola utilitaria che parcheggio ovunque senza difficoltà.

Parcheggi appunto.

In agosto parcheggiare è sempre un problema ma se guidi un bestione su quattro ruote può diventare veramente un incubo.

Infatti mi sono bastate poco più di alcune ore per capire che il mio programma, per quanto preciso e succulento, poco si adattava alle dimensioni della mia casa temporanea.

Viaggiare in camper

Allora ho iniziato ad eliminare tappe e ad aggiungerne altre che non erano previste ma decisamente, molto più fattibili.

Mi sono mangiata le unghie per luoghi che desideravo ardentemente visitare ma che non era in alcun modo possibile avvicinare.

Ho però anche scoperto luoghi meravigliosi e tramonti incredibili.

Vita da camper.

Vivere in quattro in poco spazio è un impresa titanica.

Non che normalmente viva in un castello, ma posso dichiarare che il mio piccolo appartamento è vivibile mentre un camper è una piccola prova di forza per i nostri nervi.

Come trovarsi nel vicolo stretto del Monopoli con un senso unico alternato e la coda tipica di inizio agosto.

Insomma un sacco di pazienza…

Apri e chiudi

In camper “l’apri e chiudi” è un moto continuo senza fine, peggio delle onde del mare.

Accendi il camper? Chiudi tutte le finestre, chiudi il govone (il garage), chiudi gli oblò, chiudi il gas, chiudi gli armadietti e controlla che siano realmente chiusi con i fermi altrimenti in movimento sarà tutto uno sbattere di ante ed antine.

Ti fermi, anche solo per una piccola sosta?

Allora via inizia ad aprire tutto.

Viaggiare in camper

Il gas perché il frigo continui a funzionare se non puoi immediatamente attaccarti alla corrente elettrica; gli oblò così al rientro non ci saranno 40 gradi all’interno; poi semmai smonti le biciclette o tiri fuori dal govone sedie e tavoli.

Come già detto, un moto continuo e inarrestabile sopratutto se, come me, affronti una viaggio itinerante.

Vi ho spaventato?

Spero proprio di no perché a tutto questo ci si abitua e anche molto velocemente.

Diventa normale: diventa routine.

Non è più un problema aprire e chiudere.

Non è più un problema dirigere il traffico all’interno del camper come se ci si trovasse in mezzo all’incrocio di Shibuya (per chi non lo sapesse è l’incrocio più trafficato al mondo).

Viaggiare in camper

Non è un problema cambiare itinerario per visitare luoghi più accessibili.

 

Perché il bello del viaggio in camper è la libertà.

Il non avere vincoli.

O avere certezza di quali vincoli si hanno e usarli a proprio vantaggio.

Rifarei un viaggio in camper? Assolutamente SI.

Manu

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