Luoghi sotterranei a Bologna, alla scoperta dei Bagni di Mario

Bologna è una città meravigliosa.

L’ho girata in lungo e largo ma me ne mancava ancora una parte: la parte nascosta.

Vi porto nei luoghi sotterranei a Bologna, alla scoperta dei

Bagni di Mario 

Il nome nasce dall’ipotesi che si trattasse di una struttura termale romana.

Questa errata assegnazione era nata dalle decorazioni trovate in questo luogo.

In realtà si tratta di una cisterna, facente parte di un sistema di raccolta acque realizzato nel 1563.

Il loro vero nome è Conserve di Valverde.

Questo affascinante sistema di raccolta acque è composto da cunicoli con volta ogivale.

Luoghi sotterranei a Bologna

Scesi alcuni gradini ci si trova in una grande sala ottagonale le cui pareti sono decorate con pitture rinascimentali e bassorilievi oramai corrosi dall’umidità.

Da questa sala poi si diramano i vari cunicoli.

Questa meraviglia ipogea aveva funzione di raccolta delle acque provenienti dall’area di Valverde e dalla Fonte della Remonda per rifornire ed alimentare alcune fontane cittadine tra cui la famosissima Fontana del Nettuno.

La cisterna si estende su due livelli.

Il piano superiore, quello visitabile, è sovrastato da un lucernario da dove filtra qualche raggio di sole attraverso la rigogliosa natura.

Qui si trovano quattro condotti che ricevevano l’acqua per decantazione e iniziavano il loro percorso di oltre due chilometri fino a raggiungere il centro cittadino.

In uno dei condotti si trova un camino di aerazione ricoperto da calcare che sembra splendere nel buio dei cunicoli.

La parte inferiore è inaccessibile al pubblico e il canale risulta ostruito.

Luoghi sotterranei a Bologna

I Bagni di Mario sono visitabili liberamente con una piccola donazione o prenotandosi attraverso il sito turistico ufficiale di Bologna.

Diverse associazione di volontariato organizzano tour guidati in questo luogo.

I Bagni di Mario si trovano in via Bagni di Mario al civico 10; è possibile raggiungere questo luogo anche con i mezzi pubblici prendendo la linea 29 degli autobus TPER.

Ed ecco un breve video su questa esperienza

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