Visitare la Risiera di San Sabba
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Visitare la Risiera di San Sabba

Quanto rumore fa il silenzio?

In certi luoghi è così assordante da farti venire voglia di tapparti le orecchie con entrambe le mani come farebbe un bambino.

Oggi vi porto in uno di questi posti dove il dolore e la sofferenza ne hanno impregnato i muri.

Visitare la Risiera di San Sabba

A Trieste si trova la Risiera di San Sabba.

Il nome fa pensare a delle mondine con i piedi nell’acqua e le schiene curve mentre intonano canzoni; questo luogo ha, purtroppo, una storia molto più triste da raccontare ma che va assolutamente riportata.

L’enorme complesso nasce per la lavorazione del riso a fine del 1800.

Durante il secondo conflitto mondiale viene occupato dai nazisti e trasformato in campo di prigionia provvisorio.

A fine ottobre del 1943 viene trasformato in campo di detenzione e destinato allo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia ma anche all’eliminazione degli ostaggi.

Visitare la Risiera di San Sabba

La Risiera San Sabba infatti è stato l’unico campo di sterminio italiano.

Qui i prigionieri stipati nella “cella della morte” venivano uccisi e cremati nel giro di poche ore.

Per la cremazione inizialmente venne utilizzato l’essiccatoio della Risiera ma poi i nazisti costruirono un vero forno.

Durante la fuga e per cancellare le traccie di quanto fosse accaduto in quel luogo, i nazisti fecero saltare in aria con la dinamite sia il forno crematorio che la ciminiera.

Oggi, al posto della ciminiera, c’è un monumento che simboleggia le spirali di fumo che uscivano dal camino.

Non riuscirono però a cancellare i muri ricoperti di scritte e graffiti che però a causa dell’umidità, dell’incuria e del tempo non sono potuti a giungere fino a noi.

Alcune trascrizioni di questi testi si possono leggere durante il percorso all’interno del museo.

Quante persone hanno perso la vita in questo luogo?

Si ipotizza tra le tremila e le cinquemila in base alle testimonianze raccolte ma questo dato non tiene conto di quanti furono qui smistati e poi deportati a Dachau, Auschwitz e Mauthausen.

La Risiera di San Sabba è monumento nazionale dal 1965.

 

Nel viaggio in Repubblica Ceca ho visitato il campo di concetramento di Terezin, per conoscere la sua storia clicca qui.

2 commenti

  • Ale - untrolleyperdue.it

    Ho sempre i brividi quando vedo le immagini e leggo i racconti di questi posti dove migliaia di persone hanno perso la vita per la follia di pochi. E’ la prima volta che leggo della Risiera di San Sabba, non sapevo esistesse un luogo simile a Trieste…se un giorno visiteremo la città, ne terrò sicuramente conto.

    • Manuela

      La parola campo di sterminio mette i brividi.
      Sembra sempre impossibile pensare che qualcuno possa decidere per la vita degli altri.
      Anche io l’ho scoperto per caso durante una ricerca sui luoghi della prima e seconda guerra mondiale in vista del road trip in Friuli.
      Sono certa che, quando lo visiterete, anche voi sarete travolti dall’emozioni che questo luogo suscita.

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