
Cosa vedere a Bruxelles
Bruxelles: 10 motivi per visitare la città
La capitale del Belgio è una di quelle città che riscontra diverse opinioni tra i visitatori.
A chi se ne innamora si contrappone chi la trova poco interessante a tratti noiosa.
Io l’ho trovata dinamica ed effervescente.
Bruxelles regala molteplici prospettive: Barocco, Art Noveau, Art Déco e post moderno, in questo luogo convivono in armonia.
Se ancora non l’avete visitata, ecco 10 motivi per iniziare ad organizzare il vostro viaggio.
1) Una città conveniente
La città è ben collegata da tantissimi aeroporti e i voli sono più costosi, in linea di massima, durante la settimana che nei week end.
Stesso discorso per gli hotel in città: anche in quelli centrali, facilmente troverete un’offerta conveniente.
2) Muoversi in città
Bruxelles non è una città enorme; anzi mi spiego meglio è una città grande ma raccolta e senza fare troppa strada riuscirete a vedere tantissime cose.
Un week end sarà più che sufficiente per ammirare al meglio la città.
Per le attrazioni più lontane, potrete utilizzare i mezzi di trasporto pubblici che sono efficienti.
3) Manneken Pis
Un’istituzione in città.
Si tratta di una piccola statua di un bimbo intento a far pipì.
Attorno a questa statua circolano diverse leggende tra cui quella di un bimbo che salvò la città da un incendio facendoci sopra la pipì.
Un’altra particolarità è la quantità di abiti a disposizione della statua: più di 650 cambi d’abito, roba da far invidia al guardaroba di molte donne!
Ma non è solo: con una piccola ricerca troverete anche Jeanneke Pis e Zinneke Pis; rispettivamente una bimbetta ed un cagnolino entrambi impegnati nell’atto di urinare.
4) Grand Place
Ecco un altro luogo impossibile da non visitare a Bruxelles.
E’ il salotto della città; oltre ad essere veramente bellissima, ampia e senza traffico è attorniata da piccoli bar e ristoranti.
Qui vengono organizzati tantissimi eventi.
5) La nona arte
Il fumetto è arte a Bruxelles.
Non vi potete assolutamente perdere il museo del fumetto, dai simpatici Puffi a Tintin passando per LuckyLuke solo per accennare i più conosciuti.
E’ un museo che incontrerà i gusti dei grandi ma anche dei più piccoli.
6) Comik book routes
In questa città la passione per l’arte del disegno si respira ovunque tanto che è impossibile camminare senza imbattersi in uno dei meravigliosi murales.
Al centro informazioni turistiche potete richiedere la piantina con i percorsi per non perderne nessuno: sono oltre 50!
7) Atomium
Si tratta di un monumento costruito in occasione dell’Expo del 1958 che doveva poi essere smantellato; invece è diventato uno dei simboli della città. Rappresenta nove atomi visitabili attraverso delle scale mobili.
Oltre ad una mostra sulla storia dell’Expo e dell’Atomium stesso, si possono visitare mostre temporanee o fermarsi al ristorante, a 95 metri di altezza, per un piccolo break con una vista mozzafiato.
8) Bruxelles è la capitale dell’Europa
Bruxelles ospita il parlamento europeo.
Consigliatissima, la visita al Parlamentarium.
Qui, attraverso un percorso interattivo e grazie alle audio guide, viene spiegata la nascita e la storia dell’Europa e come funziona il parlamento.
9) Mini Europe
A Bruxelles trovate anche una Europa in miniatura.
Sono riprodotti alcuni dei monumenti più importanti del vecchio continente.
All’ingresso vi viene consegnata una guida che spiega quello che vedrete e alcuni aneddoti sui diversi paesi europei.
10) Paradiso per golosi
Il cioccolato belga è conosciuto a livello mondiale; impossibile non rimanere incantati dalle vetrine delle cioccolaterie presenti nelle Galeries du Roi e de la Reine (la galleria del re della regina).
Se volete approfondire la conoscenza di questo prodotto è presente anche un Museo.
Le patatine fritte sono state inventate in Belgio e le troverete in ogni angolo della città, servite in coni di carta marrone con le salse più diverse.
Le Gaufres sono cialde che vengono servite con gelato, frutta, salse e sono buonissime; noi le abbiamo mangiate in un primo pomeriggio, sostituendo in un colpo solo sia il pranzo che la merenda.
Manu

