Stoccarda in un week end
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Stoccarda in un week end

Approfittando di un volo super low cost, abbiamo deciso di andare a Stoccarda per il week end di Pasqua.

E’ una città non molto turistica che si trova ai confini della foresta nera e circondata da vigneti.

Stoccarda in un week end

Raggiungere il centro città, per l’esattezza la stazione centrale Hauptbahnof Arnulf Klet Platt, è semplice.

Si scende al livello-1 del terminal 1 senza uscire dall’aeroporto.

Qui si trovano le biglietterie rosse della DB: il biglietto solo andata, costa € 2,90 per gli adulti e € 1,40 per i bambini.

Le linee S2 e S3 vi portano in una trentina di minuti nel centro città.

Prima di partire alla scoperta della città saliamo sulla Turmforum, una torre a libero accesso da cui godere la vista sulla città.

Stoccarda, alla prima impressione sembra una città senza un volto preciso.

Stoccarda in un week end

Ma in realtà si stanno realizzando le linee ad alta velocità che collegheranno la capitale del Baden-Wüttemberg con il resto del paese.

Dalla stazione parte la Königstrasse, una via lunga più di un chilometro, costellata di negozi alla moda.

Percorrendo questa strada pedonale si raggiunge la Geodatischer Referenzpunkt, una delle piazze della città, dove si affaccia il Neus Schloss e l’Old Castle.

La passeggiata è breve ed in un attimo siamo già tornati in stazione perché la nostra meta è un altra.

E qui ci confrontiamo con la prima delle disavventure che, tra alti e bassi, ci accompagneranno per tutto il viaggio.

Se siete curiosi di saper di quali dis…avventure vi ho già parlato potete cliccare una di queste parole: aeroporti, autovetture o pioggia.

Stoccarda ospita una delle biblioteche annoverata tra le più belle del mondo.

Adorando leggere non potevamo assolutamente perdercela ma purtroppo…ERA CHIUSA!

Eh si, a causa della Pasqua era chiusa tutto il week end in cui noi eravamo in città.

Insomma ci siamo dovuti accontentare di guardarla da fuori.

Per consolarci, almeno un po’, siamo andati a visitare il Chinagarten.

https://www.instagram.com/p/BwHBQxgFim5/

Allontanandoci dal centro e salendo le colline che circondano la città, arriviamo in questo luogo silenzioso e tranquillo.

Anche se si pensa che l’ingresso sia gratuito, sulla sinistra, appena varcato il cancello, si trova una tabella con un piccolo buco: qui andrebbe inserito il costo dell’ingresso che è molto economico, appena cinquanta centesimi a persona; un euro invece per l’ingresso di una famiglia.

Purtroppo il luogo manca di manutenzione che lo renderebbe veramente delizioso.

Lasciamo gli zaini in hotel e torniamo verso il centro.

Qui troviamo anche il Markthalle, mercato coperto della città, ma almeno questo il giorno successivo sarà aperto.

Stoccarda in un week end

Continuando a passeggiare arriviamo alla fontana di Hans im Gluck Brunnen, nelle cui vicinanze si trovano tanti piccoli ristoranti e pub.

Una delle cose che più ho apprezzato di Stoccarda è che praticamente ovunque puoi trovare un giardino o un parco e lungo le strade si trovano anche tantissime fontanelle dove riempire le bottiglie d’acqua.

Stoccarda in un week end

Per la cena decidiamo di fermarci a fianco della Johanneskiche am Feuersee.

Si tratta di una bella chiesa circondata da alberi e da un laghetto dove nuotano cigni, anatre e paperelle.

Stoccarda in un week end

Prima di rientrare ci fermiamo nel quartiere Handels und Gewerbeverein Bohnenviertel: la zona più pittoresca della città.

Il nome “del fagiolo” proviene dall’alimento che qui veniva coltivato per la maggiore dai poveri che vi abitavano.

Il secondo giorno nostro figlio si sente male a causa di un virus intestinale che aveva già colpito la sorella pochi giorni prima della partenza.

Purtroppo la situazione non gli permette di allontanarsi dalla camera del hotel quindi decidiamo di dividerci, anche se a malincuore.

Mio marito resta in camera in compagnia di Samu mentre io e Giada continuiamo l’esplorazione della città.

Decidiamo di fare un giro veloce e tornare in hotel quanto prima per stare tutti insieme.

Ci rechiamo per primo a Markthalle, il mercato coperto che non eravamo riusciti a visitare il giorno prima poi, ripreso la metro, andiamo al bel parco di Killersberg dove facciamo anche un giro in trenino e saliamo sulla torre.

Stoccarda in un week endCome ultima meta raggiungiamo la Hall of Fame di Bad Cannstatt.

Questo luogo si trova sotto la fermata del tram e sarebbe l’unico luogo in città dove è ammesso fare graffiti.

Stoccarda in un week end

A fianco c’è l’ingresso del Stuttgarter Fruhlingfest, la festa della birra di primavera della città.
Non resistiamo ed entriamo ma dopo mezz’oretta decidiamo di tornare in hotel per vedere come sta l’altro 50% della famiglia.

Sotto sera sembra Samu si senta meglio e proviamo nuovamente ad uscire.

Torniamo al Fruhlingfest per un giro veloce prima di tornare in centro per mangiare qualcosa e poi rientrare in hotel.

Il mattino dopo, l’ultimo nostro giorno a disposizione, per fortuna stiamo tutti bene quindi partiamo per la visita Esslingen am Neckar, bellissimo paese a poca distanza da Stoccarda, di cui vi ho già parlato qui.

Al rientro da Esslingen mi sono resa conto di aver smarrito la carta di credito, per fortuna è bastata una semplice telefonata per accertarsi dell’ultima transazione e bloccarla immediatamente.

Quando rientriamo decidiamo di visitare il museo del maiale, lo Schweine museum, realizzato in un vecchio mattatoio è un luogo veramente insolito e particolare.

Stoccarda in un week end

Prima di riprendere il treno che ci porterà in aeroporto facciamo un ultima passeggiata in centro.

Ora siamo pronti a salutare questa città.
Manu

Questo, ad oggi, è il viaggio dove abbiamo avuto più contrattempi in assoluto; ma questi nel bene e nel male fanno parte della nostra vita di tutti i giorni.

Samu lo ricorderà come il suo viaggio più sfigato, Giada come il viaggio dove ha girato da sola con mamma, mio marito come quello dove ha macinato meno chilometri del solito ed io? Beh, quello che mi ha fatto pensare che forse questo blog un giorno cambierà nome…

6 commenti

    • manu

      Io cerco sempre di non partire con preconcetti. Ovviamente non era di certo la prima destinazione a cui avrei pensato ma, complice un volo super low-cost, ho scoperto una nuova città.

  • Ale&Kiki

    CARPE DIEM…e hai fatto benissimo a cogliere l’opportunità Manu! Sebbene Stoccarda non sia nei nostri programmi, se capitasse l’occasione credo che non ci penseremmo due volte a partire! 😉
    Grazie come sempre per i consigli!

  • Anna

    Secondo me tutte le città europee meritano almeno un weekend, poi ci saranno quelle di cui ci innamoreremo e in cui torneremo più volte e quelle di cui quasi ci dimenticheremo! Però dalle tue foto io me lo farei un weekend a Stoccarda, chissà che nel frattempo facciano un po’ di manutenzione al giardino cinese.

    • manu

      Concordo con te, oltretutto finché non li visitiamo non riusciamo a farci una nostra idea. Visto i voli super convenienti ci tornerei per fare il giro dei castelli che ci sono nei dintorni. Grazie Anna per essere passata di qua.

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