
Direct Group su Instagram : io ho smesso
Poco tempo fa, in occasione del primo compleanno del mio blog, vi ho raccontato del social che preferisco in assoluto:
Instagram.
Negli ultimi tempi, per me, questo social era diventato croce e delizia fino a trasformarsi quasi in un incubo.
Per farvi capire faccio un passo indietro.
Questo “progetto” (che già a chiamarlo così mi scatena un ansia pazzesca) è nato per scherzo, come se fosse una sfida tra me e mio marito, per vedere se fossi in grado di gestire quello che pensavo fosse una cosa più grande di me.
In realtà,con il tempo,ho scoperto che non solo lo riesco a gestire ma che è una cosa che mi diverte tantissimo e che faccio con piacere.
Ecco la parola chiave di tutto è “lo faccio con piacere”.
Perché questo per me non è un lavoro, non penso lo sarà mai e quindi ho deciso di fare un passo indietro e di crescere (se crescerò) solo grazie al mio impegno.
Adesso prometto che vi spiego meglio.
Instagram, in questo momento, è il social che permette la maggior visibilità per chi,come me, vuole raccontare di viaggi.
E’ la vetrina perfetta dove “esibire” le proprie foto ed invogliare l’utente a cliccare sul proprio profilo e poi di conseguenza sul link che porta al blog.
Non è un segreto che più like, commenti e save uno riceve più è facile essere tra le immagini più popolari e quindi più visibili.
Questo deve essere uno sprono a cercare di migliorarsi, fare foto più belle, capture più accattivanti; insomma un bel po’ di lavoro e tantissima pazienza.
Oppure un altro modo c’è.
I Direct Group.
Cosa sono?
Gruppi di altri utenti, che condividono la tua stessa passione, che si riuniscono per aiutarsi.
Come?
Facile, ad ogni pubblicazione si avverte il gruppo che c’è una nuova foto, ed in base al regolamento del gruppo, fioccano i “mi piace”, i commenti e in alcuni casi anche i “save”.
Questi gruppi si formano su Instagram, su Telegram e su Facebook e possono contenere pochi utenti ma anche tantissimi (in uno eravamo quasi 50).
Si viene inviati a partecipare oppure uno può decidere di crearne uno ed invitare gli altri utenti.
I vantaggi sono molti, è indubbio ma, come in tutte le cose, ci sono i lati negativi.
Ti trovi a dover commentare anche foto che in realtà non apprezzi per niente o a seguire utenti che non ti piacciono.
Io da questo punto di vista sono stata molto fortunata, perché ho scoperto, grazie a questo sistema dei bellissimi profili che continuo a seguire con molto interesse.
Impiegare tantissimo tempo a commentare tutti e mettere il like anche quando il tempo è poco o quando non pubblichi.
Insomma un vero e proprio lavoro che ha iniziato a farmi odiare il mio social preferito.
Ero arrivata ad obbligarmi a pubblicare, anche quando la voglia non c’era.
E qui ritorniamo alla mia parola chiave “lo faccio con piacere”.
Quando però il piacere non c’è più bisogna fare un passo indietro e decidere le priorità.
Cosi una domenica mattina ho mollato tutti i gruppi ed ho deciso che se il mio blog crescerà sarà solo ed esclusivamente grazie a me stessa.
#oggimisentolibera è l’hashtag che ho scelto per questa mia piccola rivoluzione personale; se ti va utilizzala su Instagram e mostrami, attraverso una foto, un momento in cui ti sei sentita libera.
Manu


4 commenti
Pietrolley
Brava! Io ho fatto un tentativo di due giorni molto tempo fa.. ci ho rinunciato subito.
Manu
🤣🤣 io ho resistito di più.
Mi diverto molto di più senza è me ne frego dei numeri 👍
Simona
Anche io come te Manu! Era stancante non era piacevole. Preferisco crescere molto più lentamente ma in modo sincero al mille per mille. E poi sai una cosa? Magari ci si mette un pochino di tempo in più ma alla fine gli stesi risultati si raggiungono lo stesso 😉
Manu
Esatto Simona. Quello che conquisterò sarà solo per merito mio.