Arquà Petrarca è un meraviglioso borgo medioevale in provincia di Padova, all’interno del contesto naturale dei Colli Euganei.
Oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia è anche famosissima perché il poeta Petrarca vi visse gli ultimi anni della sua vita.
Qui si trova la sua casa che è visitabile tutti i giorni tranne lunedì; noi purtroppo ci siamo recati appunto un lunedì e nonostante fosse festivo, l’abbiamo trovata chiusa.
Il borgo regala comunque tanti altri luoghi che meritano la visita.
Noi abbiamo scelto di lasciare l’automobile al parcheggio di Via Fontana che si trova nella parte più bassa del paese; in questo modo si entra attraverso un piccolo parco dove sono sistemate alcune sculture abbastanza particolari.
Si arriva in piazza Petrarca dal lato destro del Palazzo Contarini, l’edificio più imponente del borgo.
Nella piazza si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta, la tomba del Petrarca e subito dietro l’angolo, la fontana del Petrarca.
Si dice che questa fonte riunisca cinque sorgenti e che, per merito della sua acqua, Petrarca abbia potuto creare delle composizioni così grandiose (come indicato nell’incisione in latino).
A fianco si trovano anche i lavatoi di pietra.
Risalendo la strada per raggiungere la casa del Petrarca, incontrerete la Loggia dei Vicari; questa struttura è stata dotata recentemente di una particolare copertura che permette di utilizzare in tutte le stagioni e regala dei particolari giochi di luce.
A spasso per questo incantevole borgo, vi potreste imbattere in alcuni murales, opera dell’artista italiano Alessio B., come stile,ricordano un po’ i lavori di Bansky: molto belli.
I bellissimi murales realizzati da Alessio B.
Vi consiglio di dedicare un po’ di tempo in giro per i vicoli ammirando i particolari che caratterizzano questo borgo: giardini, terrazzi, piccole aiuole e finestre tutti estremamente curati.
Il prodotto locale per eccellenza è la Giuggiola alla quale viene dedicata una settimana di festa dal sapore medioevale.
Si tratta di un piccolo frutto, di origini Siriane ma importato in Italia dagli antichi romani, dal quale si può ricavare un liquore denominato “brodo di giuggiole“, ma può essere gustato anche in altri modi.
All’Enoteca Arquà invece potrete degustare lo “Spritz Euganeo“, un aperitivo leggero e profumato realizzato con prodotti locali come il vino Colli Euganei Fior d’Arancio.
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