
Nisyros: l’isola del Vulcano
Come ogni isola greca, anche Nisyros: l’isola del Vulcano nasce per volere degli dei.
Secondo la mitologia, Polivote, in fuga da Nettuno, cerca la salvezza nell’Egeo ma dalle parti di Kos il dio del mare lo trova e gli scaglia contro un pezzo di Capo Cheloni, schiacciandolo.
Così nasce Nisyros e quando Polivote, dalle profondità sospira, usa il vulcano per far sapere che lui è ancora lì.
E inizio a raccontarvi di questa bella isola nel cuore del Dodecanneso, a pochi chilometri da Kos, proprio partendo dal suo vulcano.
Il cratere di Stefanos è il motivo principale per cui molti turisti vengono a visitare l’isola, ma se avrete occasione di fermarvi qualche giorno, scoprirete quante meraviglie nasconde questo angolo di paradiso.
Sbarcherete al porto di Mandraki e qui, senza nessuna difficoltà, troverete sicuramente un autobus che con circa 10 euro vi porterà a visitare il vulcano.
Dopo una salita di circa 600 metri davanti ai vostri occhi si estenderà l’enorme valle creata dal vulcano, una meraviglia che lascia senza fiato.
L’entrata all’area costa 3 euro e vi permetterà non solo di circumnavigare il cratere ma anche di scendere nella caldera e di camminarci sopra.
Stefanos è uno dei vulcani attivi più recenti della Grecia; l’ultima sua eruzione risale a circa 15.000 anni fa.
Esperienza che vi consiglio.
Qui sotto i vostri piedi sentirete il vulcano vivere e vedrete sbuffi di vapore, calde sorgenti e un incredibile odore di zolfo.
Mi raccomando niente infradito: la temperatura della caldera è abbastanza elevata e potrebbe risultare non piacevole camminarci sopra con calzature poco adatte.
Sull’isola è presente un interessante museo Vulcanologico nel quale troverete informazioni su Stefanos ma anche su altri vulcani della Grecia.
Oltre al vulcano.
Mandraki, la più grande dell’isola, è la località raggiunta da tutti i turisti che arrivano per vedere il vulcano.
Il paese è bellissimo: bianco e blu come le tipiche città greche da cartolina.
Qui sarà molto facile trovare i polpi stesi al sole prima di finire sulla griglia.
Imperdibile la visita al monastero del XIV dedicato alla Vergine della Grotta; il panorama è meraviglioso.
Paloi è un altro paesino di pescatori molto caratteristico. Da qui in pochissimo si possono raggiungere le spiagge Lies e Pachia Ammos, belle e selvagge.
Da Paloi è anche possibile affittare una barca per raggiungere qualche altra isola o le spiagge più inaccessibili.
Nell’isola sono presenti anche sorgenti termali: Loutra e Thermiani, accessibili a prezzi veramente modici.
Assolutamente da non perdere il paese di Nikia.
Solo cinquanta abitanti per questo paesino che si sviluppa attorno alla piazza che in passato è stata eletta come una delle più belle d’Europa.
Impossibile lasciare l’isola senza bere un bicchiere di vino Retsina, mangiare le Pitthià, polpettine di ceci o assaggiare il miele di timo.
Questa piccola isola del Dodecanneso è un piccolo tesoro ancora sconosciuto a molti e quindi perché non farla diventare la vostra prossima meta?



2 commenti
Ale e Kiki - untrolleyperdue.it
L’ingresso al monastero di Mandraki mi ha riportato con la mente ad Olympos, sull’isola di Karpathos! Le isole greche sono scrigni di tesori artistici e naturali incredibili, che si fondono alla perfezione come i colori della bandiera nazionale. La visita al cratere deve essere molto suggestiva! 😍
Manu
Si veramente incredibile, così come il caldo sotto ai piedi.